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Malacofauna del Piacenziano
La collezione è costituita principalmente dal nucleo originario del museo al quale si sono andati ad aggiungere altre importanti acquisizioni quali la Collezione Vittorio Pighi, la Collezione Glauco Grecchi e la storica Collezione Bagatti (in deposito da IRSAE, Parma) che è corredata da 270 lastre fotografiche e 184 diapositive su vetro. Oltre ai Molluschi la raccolta comprende anche Poriferi, Celenterati, Brachiopodi, Echinodermi ed Artropodi rinvenuti nei terreni pliocenici della provincia di Piacenza. Tra questi fa spicco un esemplare di granchio che per dimensione e per la perfetta conservazione rappresenta un reperto di particolare pregio.
I cetacei del golfo pliocenico
Costituiscono la raccolta più rappresentativa tra quelle conservate in museo. Per quanto riguarda gli Odontoceti (cetacei provvisti di denti) significative sono due colonne vertebrali di delfino rinvenute sul versante occidentale di Monte Giogo dal pittore prof. Bruno Sichel e altri resti di delfini. I Misticeti sono invece rappresentati dallo scheletro di Monte Falcone, di cui le parti meglio conservate sono la scapola destra e parte della colonna vertebrale con vertebre e dischi intervertebrali rimasti praticamente intatti oltre a diversi frammenti di coste, il cranio fossile di balenottera rinvenuto nel 1983 sui calanchi di Rio dei Carbonari, le parti scheletrice di balenottera scoperte a Monte La Ciocca (Bacedasco) nella primavera del 1986 e una serie di dischi intervertebrali e vertebre di un altro cetaceo rinvenuti nello stesso anno a Prato Ottesola.
Vertebrati delle alluvioni del Quaternario padano
Questa fauna a mammiferi proveniente da alluvioni quaternarie della campagna piacentina prossima al Po è particolarmente ricca di resti di Bison, Elephas, Bos, Cervus, Ecquus. Essendo queste faune costituite da termini misti fluviali ed associati, salvo rare eccezioni , in diversi tempi successivi, è impossibile stabilire per la sua fauna nel suo complesso una definizioni precisa sia di ordine cronologico sia ambientale.
In questi ultimi anni la collezione si è arricchita di nuovi reperti di rinoceronte e di orso rinvenuti a più riprese nelle aree adiacenti il torrente Arda in Comune di Castell’Arquato.