home > Chiese > Chiesa della SS. Annunziata e Convento francescano > Visita alla Chiesa
Chiesa voluta da Rolando II Pallavicino ed edificata tra il 1487 ed il 1492, si presenta in forme architettoniche romaniche nella facciata, richiamante S. Francesco a Piacenza, in cotto tripartita da forti lesene sormontate da pinnacoli. L’interno a pianta basilicale a tre navate con colonne lobate e cilindriche reggenti archi gotici e volte a crociera costolonate con arconi romanici divisori. L’abside rivestita di una decorazione barocca e riporta un coro settecentesco.
Le cappelle sepolcrali dei Pallavicino in fondo alla navata destra con gli affreschi delle volte attribuiti a Bernardo Zenale e ad altri di scuola pordenoniana. Il vero gioiello della chiesa è la cappella dell’Immacolata Concezione, opera di Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone, compiuta su pianta ottagonale nel 1530. La volta riporta il Creatore con angeli e nuvole e i sottostanti profeti. La pala enuncia programma iconografico - con figure di Profeti e Padri della Chiesa che scrissero di Maria - ha destato perplessità sulla figura centrale, che non rappresenterebbe la Madonna, come sostengono alcuni, ma Sant’Anna nel momento in cui riceve nel concepimento l’anima di Maria, immacolata, ovvero priva del peccato originale. Il dipinto non è più l’originale pordenoniano che è al museo di Capodimonte a Napoli, ma una bella copia. Le lesene affrescate e i fregi di putti e strumenti musicali di Pordenone, che richiamano direttamente quelli di Santa Maria di Campagna, hanno influito sulle decorazioni dei Piazza da Lodi e dei Campi da Cremona. Nella chiesa si conserva anche una Pietà dello stesso Pordenone. Anche la Deposizione collocata nella navata sinistra è del Pordenone. L’organo del bresciano Giovanni Tonoli del 1887 è inserito in una cantoria tardoseicentesca.
Contiguo alla chiesa è il convento francescano del 1487 con chiostro rettangolare con arcate a pieno centro sostenute da colonne ottagonali in cotto con base e capitello in arenaria. All’interno sono fruibili la Biblioteca Comunale e il refettorio con apparato ligneo e volte affrescate. Dal 1987 è custodito dai Padri Sacramentini.