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La pianura
All’inizio del percorso”pianura” è posto, sulla parete, un pannello che ne illustra la genesi sotto l’aspetto geologico e botanico. La sala è suddivisa in due settori principali (fascia golenale e territori extragolenali) utilizzando un modello stilizzato dell’argine maestro del fiume Po, come elemento separatore tra i due ambiti.
Nella fascia golenale sono individuate le principali tipologie ambientali: sabbioni e isole fluviali, boschi idrofili, ripariali, lanche e canneti, con le principali specie di uccelli che li frequentano: dall’albanella minore alle rondini di mare.
Il settore extragolenale è rappresentato da una gigantografia che riporta le principali tipologie ambientali, quali le siepi, i coltivi, le risorgive e i conoidi alluvionali.
La collina
Nella sala “collina” sono ricostruite le tre principali tipologie forestali che caratterizzano il paesaggio: querceto, castagneto e pineta.
In questa sala troviamo vari punti di approfondimento, in particolare sui fossili della zona dei calanchi di Castell’Arquato e Lugagnano; sui vertebrati del Quaternario padano; sugli affioramenti ofiolitici della Pietra Parcellara e quelli arenacei di Rocca d’Olgisio e, infine, sul bacino idrografico del fiume Trebbia.
La montagna
La sala “montagna” è suddivisa in due settori principali: uno dedicato alle testimonianze dell’ultima glaciazione che ha interessato il nostro Appennino, l’altro dedicato alle tipologie ambientali montane.
Nel primo settore troviamo la descrizione delle torbiere e dei laghetti di origine glaciale, della tipica flora e fauna del Monte Nero, oltre a una rappresentazione dei principali mutamenti vegetazionali avvenuti dall’ultima glaciazione a oggi. Interessanti sono i modelli a grandezza naturale dei tritoni che permettono di osservare da vicino questi particolari anfibi.
Nel secondo settore sono descritti i ruscelli, i pascoli sommitali, la faggeta e alcune presenze tipiche di flora e fauna montana. In particolare evidenza i due superpredatori attualmente presenti nella nostra provincia: l’aquila reale e il lupo. Nella sala troneggia un esemplare di cervo adulto.